Intolleranza allo spam

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C’è chi è allergico alle punture d’ape, chi per un pò di polline si trasforma nell’uomo-muco, chi bevendo un sorso di latte trascorre la giornata in bagno (Leonard…) e poi ci sono io. Io sono intollerante allo spam.

Non scherzate sopra, dico sul serio. Quando nella mia casella di posta trovo una catena, della pubblicità o una “strepitosa offerta solamente per oggi perchè sono il fortunato vincitore di un concorso a cui non mi sono neppure dovuto iscrivere” si scatena una reazione immunitaria molto grave: le narici si dilatano in maniera incontrollata, il battito cardiaco si fa più rapido, la respirazione diventa frenetica, i capillari si dilatano, le mani cominciano a tremare ed infine un irrefrenabile impulso d’ira mi spinge a prendere a pugni le pareti.

Ebbene sì, gente, gli esiti non sono per nulla piacevoli. Per me, ovviamente, perchè al muro cambia poco se le mie manciate di Newton gli fanno un massaggino…

Nocche sbucciate a parte, ho veramente un grosso problema con lo spam. Anzi, a dirla tutta ho un problema con la pubblicità in generale. Dovevate vedermi quando hanno introdotto gli spot su youtube: una scimmia urlatrice dopo aver calpestato un vespaio. Insulti, bestemmie, promesse di morte e maledizioni di ogni sorta.
Poi ho conosciuto AdBlock ed è stato amore a prima vista. L’ho installato su tutti i browser e persino sul pc dei miei genitori, tanto ero felice. Ma un giorno ha trasmesso uno spot. Mi si sono rizzati i capelli, ma ho fatto finta di nulla. Tutti possono commettere un
errore, anche AB, mi sono detto. Ma nelle settimaneadblock successive la pubblicità si è fatta più frequente, i video più duraturi e io non potevo farci nulla. Così abbiamo litigato. Ci siamo detti in faccia quello che pensavamo e sono volate molte cattiverie. Abbiamo deciso di prenderci un periodo di pausa e di frequentare altri software… ma nessuno era come lui. Dopo un periodo di depressione, ci siamo rivisti. Era cambiato, funzionava di nuovo. Felice come un cosplayer al Lucca Comics l’ho reinstallato sul mio Chrome e da quel giorno siamo di nuovo insieme.

Quanto sono belle le storie d’amore…

Digressioni a parte, torniamo allo SPAM (che sembra quasi un effetto sonoro).

Solo a nominarlo rabbrividisco e le mani mi sudano.

Anni fa sono ricorso ad un rimedio estremo, come molti altri prima di me: ho abbandonato il mio indirizzo email per crearne uno nuovo, pulito e segreto da usare solo con persone fidate. Ho scelto Gmail, il sistema di posta senza pubblicità. Hotmail, l’altro indirizzo, è invece diventato il capro espiatorio per le registrazioni ai siti, forum e giochi. Un porcile, ve lo assicuro…

Ma con Gmail è tutta un’altra faccenda: niente homepage piena di stupide notizie a cui non importa nessuno su quanti goal ha segnato l’Inter o su cos’ha detto Berlusconi durante l’ultima intervista. Niente foto “scoop” del sedere della Belen o di quel tale attore in vacanza con la Pina. Ma, soprattutto, niente pubblicità.

Il paradiso. Bianco, immacolato ed organizzato.

O almeno così è stato, per i primi mesi. Ma, si sa, tutte le buone cose nella vita prima o poi svaniscono.

Nonostante tutti i miei sforzi per mantenere pulito l’account, non usandolo se non strettamente necessario e cliccando sempre sulle spunte “Non desidero ricevere messaggi pubblicitari” e “Non voglio condividere il mio indirizzo email con terzi“, qualche subdolo essere mi ha fregato. Come vorrei sapere chi è stato…

La situazione è peggiorata di giorno in giorno: dalla vendita di occhiali a quella di scarpe, poi alle vacanze premio ed in seguito al viagra… e fidatevi quando dico che non serve a nulla disiscriversi seguendo la procedura in fondo all’email (quando prevista). I messaggi continueranno ad arrivare sempre più invadenti e fastidiosi.

Nel frattempo arrivano anche i tentativi di phishing: posteitalianae, postepai, paypalll, amazone etc. che vi chiedono di reinserire i vostri dati o di cambiare la password seguendo il loro link palesemente fasullo.

A questo punto mi sorgono parecchie domande.

Prima di tutto chi è così ingenuo da cascare ad un tentativo talmente esplicito di frode? Solamente quelli meno pratici del web che non si rendono conto di quanto siano assurde queste richieste e, soprattutto, non notano il modo in cui è scritto l’indirizzo email del mittente. Sto parlando dei pensionati (magari un giorno vi racconto delle mie esperienze con i simpatici vecchietti alle prese con i pc).

Seconda cosa, come si fa a guadagnare soldi con lo spam? Perchè qualcuno ci guadagna, questo è certo, o non si impegnerebbe tanto a programmare decine di bot per contattare migliaia e migliaia di utenti cercando di vendere il suo prodotto. Se io volessi acquistare qualcosa di certo lo farei in siti affidabili, determinato ad ottenere un preciso prodotto, e non perchè mi arriva un’offerta di magliette di cui magari non ho neanche bisogno da un sito scritto con l’alfabeto greco. Funziona come con Mediashopping che da anni spende milioni di euro in pubblicità per vendere a non-ho-ancora-capito-chi il suo pentolame. Sul serio, se conoscente qualcuno che ha comprato da Mediashopping voglio saperlo.

Infine, terza e più importante: chi è talmente idiota (e questa volta miro proprio ad essere offensivo) da comparare prodotti per operazioni delicate come il famoso allungamento del pene su internet? Solo stamattina mi sono arrivati tre di questi messaggi da qualche ficcanaso convinto che io sia insoddisfatto del mio attrezzo. Certo, lo capisco che molti uomini siano insicuri nella sfera sessuale (io per primo, non lo nego); ma nessuno è tanto ritardato, spero, da affidarsi ad uno spacciatore di miracoli sul web. Una persona con un minimo di sale in zucca si rivolge ad un medico.

Tutto questo mi porta a sospettare che il mondo sia pieno di fessi e di imbroglioni, ma questo non mi aiuta a superare l’intolleranza.

Prima o poi sono sicuro che mi scatta una molla nel cervello e comincio a fare come Dexter Morgan; solo che al posto di ammazzare assassini e stupratori faccio lo stesso con gli spammer…

Questo è il mio problema, ma sono certo di non essere l’unico.

C’è qualcuno di voi che, come me, soffre di grave intolleranza allo spam?

O, ancora meglio, qualcuno ha trovato un modo per risolvere il problema?

Non fatevi problemi a dire la vostra.

3 pensieri su “Intolleranza allo spam

  1. justagameofroles ha detto:

    Pure io avevo (in realtà ‘ho’, ma col tempo ci fai l’abitudine), problemi di spam. Quello che m’ha fatto incazzare, però, è stato l’evolversi, di questa cosa. Prima erano solo viagra, phishing e, vabbeh quella me la sono cercata io, youtube e la panoramica del giorno.
    Quello che ha suscitato, in me, del puro e silente odio, è stato lo spam di web casinò e, soprattutto, offerte di lavoro.
    Ma l’uomo è così: gli piace guadagnare facile e, tra noi, chi è il bersaglio più debole, da fregare?

    • E’ una cosa incredibile.
      Inoltre gli utenti non nessun modo per difendersi. Ho dato un occhio ai servizi consumatori e alle direttive per la tutela dei dati, ma l’unica cosa possibile da fare è rivolgersi alla polizia postale. Come minimo ti ridono in faccia, invece di far qualcosa…
      Io credo che neanche scrivendo il mio numero di cell nei bagni della stazione con su scritto “In cerca di compagnia” non mi arriverebbero così tanti messaggi molesti.

      • justagameofroles ha detto:

        Il web è pieno di pezzenti proprio per quello: scarza vigilanza. Quindi, come nel mare di nessuno, tutti fanno ciò che vogliono.
        Che schifo.

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