Le rosse. Serve dire altro? Io non credo. Però lo farò comunque.
Ciao, mi chiamo Pakap e sono fissato con le rosse.
“Ciao Pakap!“
Lo so che vi aspettavate da molto tempo un articolo dedicato alle redhead; io stesso mi stupisco di averci messo così tanto a decidere di scriverlo!
La prima volta che ho accennato a questa mia passione è stato in questo post, nel quale svelavo che ad ispirarmi a scrivere In Viaggio Verso Ovest è stata una musa dai capelli ramati; sempre di lei ho parlato in quest’altro post, se vi interessa. (lo so, troppi link interni al blog mettono l’ansia, quindi non ne aggiungerò altri)
Sul suo conto non dirò niente altro, oggi, ma forse in un’altra occasione…
Torniamo all’argomento principale.
Prima di tutto è necessaria una piccola spiegazione scientifica, introdotta dall’esimio collaboratore del signor White, il quale purtroppo non ha avuto modo di partecipare a questa discussione per problemi di salute: Mr. Pinkman!
Chi o cosa sono le redhead?
Si definisce tale un individuo di sesso femminile caratterizzato da rutilismo, ovverosia una particolare condizione genetica recessiva che presenta come fenotipo capigliatura e peluria ramati, associati a lentiggini e pigmentazione chiara della pelle (ringrazio Wikipedia per il supporto).
Troppo difficile? Allora, per dirla in termini volgari: parliamo di pel di carota, o ginger in inglese.
Le posseditrici del doppio gene (del quale esistono diverse varianti), e che quindi si presentano come rosse, sono a malapena l’1, forse il 2% della popolazione totale e sono più diffuse in Irlanda e Regno Unito (un’altra ottima ragione per andarmene in Scozia).
In realtà un grande studioso dei giorni nostri, che voi tutti conoscete come Pakap (sì, sto parlando di me in 3° persona), ha dimostrato con studi empirici un abbassamento della percentuale nel territorio italiano: sono lo 0.5%.
Come ha fatto? Con l’occhio critico dello scienziato misto a quello del rapace. Guardandosi attorno in mensa ha notato la presenza di un individuo dai capelli rossi ogni 200 persone; l’individuo in questione era un uomo, ma quando questo si è alzato ed è uscito dall’edificio la percentuale è rimasta inalterata, grazie alla immediata comparsa (con un respawn di appena 120 secondi) di una ragazza dalle stesse caratteristiche. Questo e molti altri episodi hanno confermato il rapporto di 1/200.
Perché appaiono diverse?
A quanto risulta dagli studi di alcuni importanti studiosi, come il genetista Cavalli-Sforza (stavolta non parlo di me), l’utilità di questa caratteristica è quella di consentire alle popolazioni delle regioni più settentrionali di ottenere un apporto di vitamina D sufficiente all’organismo, per la quale è richiesta una stimolazione da parte dei raggi UV; una pelle pigmentata dalla melanina, però, scherma i raggi del Sole e, di conseguenza, impedisce l’elaborazione di tale sostanza.
A noi fortunati abitanti dei paesi mediterranei frega poco di questi stratagemmi, perché abbronzati o meno la nostra dose fisiologica di UV la otteniamo comunque, ma per i poveri abitanti del freddo Nord (“che non dimenticano”) le cose sono diverse e la natura ha concesso loro il meraviglioso aspetto che contraddistingue le redhead, pagandolo però con freddo e stenti… o almeno era così, all’inizio.
Vi interesserà forse sapere che l’uomo di Neanderthal e la sua donna, abitanti europei risalenti a circa 100.000 anni fa, erano in gran parte biondi o… rossi!
Poi il cuginetto sapiens è venuto a trovarlo, si è innamorato della sua bella, l’ha ucciso e ha iniziato a vivere a casa sua, prendendo il suo posto (visione un po’ semplificata della faccenda, ma pressoché realistica).
E’ colpa dei nostri antenati, quindi, se le rosse ora sono così rare e stiamo pagando a caro prezzo il peccato compiuto tanto tempo fa. Loro oggi sono poche e sono destinate ad essere sempre meno: si prevede infatti la scomparsa quasi totale (anche se non a livello genetico) delle sublimi creature all’incirca nei prossimi 100 anni.
Per questo ho in progetto la creazione di una fondazione per la conservazione delle redhead, che prevede la costruzione di riserve apposite e di un parallelo progetto di clonazione. Il tutto è ancora in fase di progettazione, ma tra non molto la mia istituzione sarà operativa.
Anzi, se avete qualche soldino che vi avanza io avrei un account Paypal…
Dopo questa rapida avventura nel mondo della scienza, con un tocco di storia ed un pizzico di catastrofismo, abbiamo finalmente compreso cos’è una rossa.
Ma cosa le rende tanto speciali?
Sarà il loro estremo candore? Le dolci lentiggini che ne tappezzano il viso? Oppure l’ammaliante capigliatura del colore dei rubini? (doti poetiche, a me!)
E’ qualcosa di molto più profondo, che va oltre i tratti fisici che le contraddistinguono: sono una specie superiore, e come tale esercitano su di noi il fascino di una divinità.
Tuttavia questi emblemi di purezza sono stati vittima di corruzione da parte della razza umana e ora stanno svanendo davanti i nostri occhi; belle, sì, ma fragili come fiocchi di neve.
Forse si trova nella loro duplice natura la risposta alla domanda; potrebbe essere questa l’origine della loro irresistibile seduzione, del loro etereo splendore, della immacolata avvenenza.
Ho detto immacolata?
Eppure la storia (oh no, un’altra lezione!) ci insegna che sono tutt’altro che angelici esseri.
Novelle e racconti definiscono le redhead tendenti alla follia, violente e malvagie, sostenuti persino da esponenti scientifici (più o meno) come Lombroso, che attribuì loro comportamenti criminali. Addirittura si giunse a considerarle senza anima!
Questo, signori miei, è solamente espressione della paura che da sempre suscita in noi ciò che non riusciamo a comprendere o che ha su di noi una grande influenza: è facile piegarsi al sorriso di una rossa e ancora di più lo è finire con il diventare schiavi delle sue volontà; per questo la società finì con il temere il potere delle ginger e a ripugnare il loro splendore come tentazione del demonio.
Il terrore di cedere alla passione portò l’uomo ad indicare come streghe o creature malefiche quelle che adesso ha ammesso essere tutto il contrario; e dico ammesso, perché anche nella cultura di massa ora appare sempre l’elemento purpureo nel mondo dell’arte o dello spettacolo.
Qualche esempio culturale? (No! Pietà!)
Renoir e la sua ragazza con cappello, Blair Leighton e la dama dell’encomio, Klimt e la sua Danae… un climax non casuale per farvi comprendere il valore che hanno sempre avuto agli occhi degli artisti le leggiadre pulzelle scarlatte.
Tagliamo corto con la cultura umanistica perché vedo che vi state annoiando e passiamo ad argomenti assai più nerdici: film, videogames e serie tv.
Sono molte e famose le donne rosse delle quali ci siamo (pluralis maiestatis?) innamorati grazie alla televisione, quindi non posso nominarle tutte.
Personalmente, posso dirvi che la prima a colpirmi è stata Alyson Halligan che in Buffy L’ammazzavampiri interpretava Willow, giovane ed emotiva streghetta; si è poi fatta viva anche su How I Met Your Mother, offrendo nuovamente il carattere dolce ed affettuoso che la contraddistingue (che cos’è American Pie?).
Sempre da Buffy salta fuori Felicia Day, una delle nerd più famose della rete a causa della sua simpatica web-serie The Guild che consiglio di vedere a tutti gli amanti degli RPG.
Purtroppo non sono un fan di Doctor Who, ma il nome di Karen Gillan è giunto anche alle mie orecchie o, per meglio dire, ai miei occhi; mi sembra una valida motivazione per iniziare a guardarlo.
Come dimenticare poi di nominare Game of Thrones, una delle serie di maggior successo di tutti i tempi… e con più ginger? Sansa Maiunagioia Stark interpretata da Sophie Turner, Ygritte da Rose Leslie, Ros da Esmé Bianco e così via. In aggiunta, come se non ci fossero abbastanza rosse (e non ci sono mai abbastanza rosse!), hanno introdotto una lussuriosa Carice van Houten nei panni di Lady Melisandre, che seppur non sia una originale è comunque una gran bella donna.
Dalle serie tv passiamo ora al cinema: quante attrici dal purpureo crine splendono tra le stelle?
Poche. La maggior parte si presenta come tale in alcuni film ma non lo è affatto: Emma Stone, ad esempio, ormai si è dimenticata il colore originale; Scarlett Johansson ultimamente è sempre più scarlatta (oh, tremenda…) negli Avengers; Cate Blanchett si fa ricordare come tale in Lo Strano Caso di Benjamin Button e in Elizabeth; Amy Adams è riuscita ad ingannarmi in American Hustle ed ero totalmente convinto fosse rossa fino al midollo…
Per fortuna ci sono anche le vere rosse come Julianne Moore (presente in una marea di film), Bryce Dallas (buon motivo per vedere Jurassic World), Jessica Chastain (non è l’attrice precedente), Lily Cole, Alicia Witt, Isla Fish, Kate Mara…
In realtà è difficile distinguerle nel mondo del cinema, dove tutto è finzione e nulla è come appare. Potrei persino aver sbagliato qualcosa nelle ultime liste di nomi…
Meglio puntare sui videogames, dove non ci sono dubbi.
Un titolo a caso: Metal Gear. Ecco una rossa selvatica, Meryl, che con il suo caratterino ed il grilletto facile ci portano a pensare che forse le rosse sono pericolose, teorizzando un ulteriore significato del loro colore.
Borderlands: Lilith. Una sirena capace di conquistare il cuore del player semplicemente ammiccando gli occhi ambrati.
Skyrim: Aela la cacciatrice. Fidata compagna di scudo, pericolosa belva la notte. Ehi, piano, che avete capito? Parlo della licantropia!
League of Legends: Katarina. Se prima con Meryl avevamo solo un dubbio, ora siamo certi che sfiorare una rossa non comporta solo pungersi ma anche essere sminuzzati. Però il rischio vale la candela, eh?
Lo stesso vale per la sfavillante Miss Fortune, dotata di un sorriso irresistibile… e due sputafuoco dalle quali girare al largo!
E non dimentichiamoci di Zyra, che in quanto ad essere pungente lo è eccome, con tutte quelle spine… ma possiede anche una lunga chioma sinuosa.
Quest’ultima mi ricorda un certo personaggio del mondo dei fumetti, marchiata DC… Poison Ivy! A dirla tutta, oserei dire che è la stessa.
Altra rossa fiammeggiante, ecco Jean Grey/Fenice degli X-Men! Anche la Marvel ha voluto dire la sua, in fatto di redheads…
Non possiamo non tirare in ballo la bella Mary Jane, l’amata dell’Uomo-Ragno (a buon ragione!).
In un ambiente più indie, ricordiamoci anche di Lisa Williams in Sunstone, webcomic che esplora il mondo BDSM pubblicata su DeviantArt.
Tornando alla carta stampata, ci sono i libri: milioni e milioni di libri e, contenute in essi, centinaia e centinaia di rosse come Ginny Weasley in Harry Potter e ovviamente Anna Shirley dai Capelli Rossi.
Mi fermerei qui, se non fosse per i film d’animazione e i cartoni animai, che ci regalano palate di personaggi.
Dico sul serio: Fiona in Shrek, Ariel in La Sirenetta, Jessica Rabbit in Chi Ha Incastrato Roger Rabbit?, Sally in Nightmare Before Christmas, Misty in Pokémon, Wilma nei Flinstones, Lois nei Griffin, Merida in The Brave, Daphne in Scooby Doo, Kim Possible in – beh- Kim Possible e Anastasia in – uhm- Anastasia…
Ok, può bastare. Tiriamo le somme!
Vi ho spiegato in maniera scientifica cosa sono esattamente le rosse; vi ho raccontato la loro trasformazione nella storia; vi ho dimostrato che sono parte integrante del mondo nerd e su questo non ammetto discussioni.
Rimane una cosa importante di cui parlare: perché a me piacciono tanto?
Premetto che è come spiegare perché a un bambino piace la nutella, o perché a una donna piace a una nutella, o perché a un alieno piace la nutella, o perché… ok, la nutella piace a tutti, ma non è questo il punto!
Mi piacciono per natura, questo è certo. Ma come spiegarlo?
- Forse è nel mio genoma. Potrebbe esserci da qualche parte un gene che codifica una molecola, la quale si attiva solo quando la corteccia occipitale riceve un’adeguata stimolazione in seguito alla visione di una ben determinata e sufficiente lunghezza d’onda dello spettro elettromagnetico, tra i 620 e i 750 nm; in queste condizioni, la suddetta molecola attiva una cascata di messaggeri intracellulari che fosforilano altre molecole, le quali giungono a rilasciare neurotrasmettitori nello spazio sinaptico, attivando appositi circuiti neuronali che, con un potente effetto mediato da endorfine e serotonina, ossitocina ed epinefrina, inducono in me un intenso benessere accompagnato da un pizzico di tachicardia.
Ok, questa era la spiegazione scientifica.
Ora quella per i comuni mortali: capelli rossi = wow!
Ma questa è solo un’ipotesi. Quella molecola potrebbe non esistere e forse la mia passione deriva da un evento del passato che mi ha segnato profondamente.
- Forse durante la mia infanzia, quando trascorrevo le vacanze al mare con la mia famiglia, avevo un’amica dai capelli scarlatti, più piccola di me ma già sufficientemente carina da lasciar intravedere la splendida ragazza che sarebbe diventata. Questa ragazza, osservata tra gli accecanti riflessi della piscina in una giornata calda trascorsa ridendo e scherzando, potrebbe avermi offerto un imprinting irreversibile approfittando di un’ipotetica finestra temporale durante la quale noi umani sviluppiamo i nostri canoni e gusti sessuali, per poi chiudersi per sempre.
Sarebbe dunque un input empirico ad aver determinato la mia attrazione per le redhead, un evento frutto della combinazione di più fattori di per sé insufficienti, ma insieme determinanti (riassuntino tecnico).
Anche questa, però, è una teoria che non posso dimostrare.
- In effetti potrebbe essere persino un meccanismo contorto del mio subconscio che, incapace di determinare un canone estetico definitivo tra le innumerevoli, affascinanti fanciulle che popolano questo mondo, ha optato per una nicchia rara e ricercata in modo da canalizzare le mie fantasie e i miei sforzi nel campo emotivo/riproduttivo verso un ristretto numero di soggetti, massimizzando gli sforzi senza disperdere inutilmente le energie. Un raffinato quanto ridicolo meccanismo di sopravvivenza, il quale potrebbe sembrare svantaggioso se applicato all’insieme, ma sufficiente utile nel dettaglio da permettergli di ottenere ciò che desidera.
- Oppure no. Forse è un ben celato masochismo a spingermi a desiderare l’irraggiungibile, una forza autodistruttiva che mi porterà a corrodere la determinazione e i desideri fino a rassegnarmi, abbandonarmi all’eventuale evidenza di un’incapacità intrinseca in me di pormi obiettivi verosimili e raggiungerli…
Quante spiegazioni Freudiane si possono fornire ad un evento misterioso come la passione: tutte intriganti, nessuna soddisfacente. Non sono uno psichiatra e nemmeno uno psicologo, ma né il primo, né tantomeno il secondo riuscirebbe a convincermi che sia stata una personalità all’interno della mia mente a decidere di amare le rosse.
No grazie, non ci sto.
Ma non mi piace neppure la spiegazione che fa riferimento ad un determinismo biologico, troppo fredda e microscopica, così come non apprezzo l’ipotesi di una forma di incidente durante l’infanzia ad avermi “traumatizzato” per tutta la vita.
In questi casi, preferisco accostarmi alla cultura umanistica: poesia e romanticismo sono la chiave che cerco, e non importa se non aprono la serratura.
E’ nel desiderio di scivolare attraverso le scarlatte chiome
come un pesce tra le alghe dei fondali che si cela la risposta;
nell’istinto di esplorare ogni bruna costellazione della candida pelle,
dolce e tiepido latte;
nel bisogno di inspirare l’essenza misteriosa tra le soffici labbra,
invisibile invito all’oblio;
nella tentazione di accostarmi all’orecchio e sussurrare parole segrete,
celate a chiunque se non alla creatura dagli occhi silvani;
non sta nella percezione, ma nei sensi
il senso della mia passione.
Non sono un poeta, quindi questo è il meglio che posso fare per comunicarvi ciò che provo. Mi piacerebbe esserlo, però, perché mi sento vicino allo stilnovismo e, come gli esponenti di questo movimento, decanto spesso le doti di una dama irraggiungibile, intravista per caso un giorno come tanti altri e da allora sono perduto.
Ma ho promesso di non parlare di Lei, quindi concludo prima di trasformare questo covo per nerd in una sorta di mausoleo della depressione (era ora!).
Spero di essere riuscito a farvi comprendere cosa provo nei confronti delle redhead e per quale motivo le ritengo tanto speciali. Non sono certo che possiate capirlo, ma probabilmente è meglio così: sono poche e non ce ne sono a sufficienza per tutti, giusto? (state alla larga!)
Ora tocca a voi, eroici lettori che siete giunti in fondo a questo lungo articolo dedicato alle rosse: cosa pensate delle scarlatte fanciulle? Quale ginger del mondo nerd apprezzate di più? Avete amiche rosse da presentarmi?
Fatevi avanti e dite la vostra!
You know nothing, Jon Pakap
Intendi dire che non ho capito nulla o che ho capito tutto? Perché alla fine Snow ha avuto successo con la sua rossa, pur non sapendo niente.
Nel senso che le rosse piacciono, e basta.
Ciao Pakap 🙂 mi chiamo Valentina,sono una rossa naturale:) ho letto il tuo articolo per caso, mi è piaciuto molto,sei simpatico sai? Mi piacerebbe conoscerti
personalmente anche a me piacciono tantissimo le rosse, rare e irraggiungibili. Rosso e occhi chiari poi… non ne parliamo. Io personalmente sono dotato di occhi azzurri e capelli biondi, ma più volte sono stato tentato di tingermi di rosso. Se qui dovesse esserci qualche rossa, spero di poter fare amicizia in qualche modo …
Lo ammetto, anche da donna, non posso darti torto. Provo una profonda invidia per tutte quelle che hanno i capelli rossi.
Io sono una falsa rossa come potrai immaginare (non cacciarmi) anzi, in realtà non più perché la foto è di un anno fa e io sono dovuta tornare al mio originale e orribile castano 😦
Non preoccuparti, non ti caccio! Anche perché mi hai dato ragione, quindi sei in positivo con il punteggio…
Non ti piace il colore dei tuoi capelli? Io non ho nulla contro il castano.
Non mi piace per niente, è troppo sciapo come colore >.< però non riesco a star dietro alle tinte quindi ho dovuto per forza abbandonare il mio amato rosso, che mi piaceva da morire, anche perché il connubio capelli rossi occhi verdi è meraviglioso
😦
Che coooosa? Occhi verdi? E ti stai facendo dei problemi per il colore dei capelli?
Ma non ne hai bisogno! Con degli occhi simili puoi benissimo rasarteli a zero ed essere comunque molto attraente.
Connubio o no, anche con il castano sono sicuramente molto belli.
Ahahah esagerato! Non ho occhi verdi alla Emma Stone, li ho verde oliva, di quelli che cambiano colore ad ogni minimo cambiamento di luce, praticamente non so mai con che occhi esco di casa xD a volte sono verde prato, a volte verdi sul marroncino, a volte dorati e a volte (anche se raramente) azzurrognoli…è un terno al lotto in pratica xD
Comunque hai un amore smisurato anche per gli occhi verdi o sbaglio? xD
Gli occhi sono una cosa molto speciale.
In realtà no, non è esatto dire che ho un amore smisurato per gli occhi verdi: mi piacciono gli occhi, in generale, e quelli verdi sono tra i più belli e rari (ancora con questa storia…). Sono un pozzo nel quale mi piace perdermi e, a ben guardare, ogni occhio è particolare con striature e sfumature che vanno al di là del suo “colore”. Ad esempio, in dei comunissimi occhi castani puoi scoprire un anello più scuro dal quale emergono raggi del medesimo colore verso ogni direzione, mentre in quelli azzurri spesso scorgi un’area tendente al dorato vicino alla pupilla. Ogni tanto mi capita di trovare qualche eterocromia a mosaico centrale, ovvero persone con iridi contenenti due colori diversi e ben distinguibili.
Ti verrà quindi facile immaginare come potrei reagire dinanzi ad una persona eterocromatica, con occhi di due colori diversi!
Posso immaginare, si! In pratica con me staresti a fissarmi negli occhi tutto il tempo per registrare ogni minimo cambiamento xD
Esatto, hai capito!
E probabilmente non sarei l’unico a farlo.
La mia rossa preferita è Poison Ivy!! Averceli capelli (e tette) come i suoi! Conoscevo una ragazza dai capelli rossi, era veramente come da te descritta. Io personalmente preferisco i capelli strani, tipo viola o blu (io un paio di anni fa li avevo arancioni, ma li ho avuti anche viola), anche se attualmente preferisco tenere il mio colore naturale marrone cacca per una serie di motivi.
Ahah! Non posso darti torto, è una gran bella donna… o carota, visto che non so a quale regno appartiene esattamente.
Quindi leggi Batman? Io sto cercando di avvicinarmi a lui piano piano, ma ricordo che da bambino avevo un unico fumetto su di lui e parlava appunto di Poison Ivy (altro punto a favore delle influenze infantili).
Insomma, sei più una tipa sul genere Ramona? Oppure Clementine? E quali sono i motivi per i quali ora sei al naturale? (che poi non ho mai detto nulla contro i capelli castani)
Diciamo che attualmente sono abbastanza informata su Batman, ma ancora non ho avuto modo di leggerne i fumetti (è in attesa con Spiderman, Deadpool e altri, ma adesso che ho scoperto che ho uno sconto con la tessera della scuola, probabilmente mi farò un regalo). La mia preferita comunque resta sempre Harley Quinn!
Se intendi Ramona di Scott Pilgrim sicuramente si, mi avvicino di più a lei, anche se preferisco i capelli lunghi ai capelli corti (e chiaramente li ho lunghi).
Attualmente sono al mio colore d’origine perché ho un po’ i capelli fragili e sto aspettando un po’ prima di fare qualche colorazione.
Ah, la follia prima di tutto! Mi sembra giusto.
Certo, per me non esiste nessun’altra Ramona! (anche perché è l’unica che conosco)
Capito, mi sembra una motivazione più che lecita.
Bisogna essere folli ogni tanto, è così che ci si sente vivi! 😉
Interessante questo excursus scientifico-letterario-nerdistico e quant’altro nel profondo rosso!
Comunque a me garbavano Nariko di Heavenly Sword e Yoko di Gurrenn Lagann!
Grazie Gintoki! Ho cercato di cercare sostegno sia dal lato scientifico che da quello umanistico per argomentare la mia fissazione, in modo da non far torto a nessuno dei due campi.
Yoko la conosco, ma Nariko mi è nuova! Non ho mai giocato a Heavenly Sword, ma vedo che è solo per PS3 e quindi potrei farci un bel pensierino, se me lo consigli… anche se la stupida Wikipedia fa spoiler da amputazione già alla 3° riga della trama!
Beh all’epoca quando ci giocai era carino, anche se è il classico pigiatasti a raffica, stile god of war ma molto inferiore.
Vedova Nera tutta la vita…
Beato te che sai scegliere! Ahah!
Si beh, ero indeciso anche con Poison Ivy però già mia moglie mi riempie la casa di piante pure l’amante sarebbe stato troppo 😀
Ahahah! L’hai detta giusta!
Ho come l’impressione che se mai metterai mano sulla saga di The Witcher perderai la testa per Triss, oltre a essere una rossa esplosiva (letteralmente, dico, fa saltare in aria i nemici) è uno dei personaggi meglio delineati dell’intera industria videoludica.
Ti credo sulla parola! Non la conosco, ma a giudicare dalle immagini sul web direi che, almeno per i primi punti, non hai mentito.
P.s.: ieri ho iniziato Neuromante e ho trovato il tuo nickname alla fine di un capitolo. Ora sono veramente curioso e non vedo l’ora di proseguire per scoprire il significato dell’enigmatica parola!
I must not Pha(ka)p
Sei tenace, ma le rosse sono potenti ed è facile cedere al lato scarlatto della forza…
Una rossa senza chioma, è sempre rossa?
Comunque sento di dover aggiornare la lista:
nelle serie animate anche la Dreamworks ha presentato Fiona da Shrek ( parlami ancora del fascino delle carmine chiome ) e la famiglia dei Croods, red-heads per definizione!
nelle serie televisive non puoi non citare il Dottore; egli stesso ad ogni metamorfosi si lamenta di non rientrare mai nella categoria dei ginger – ” Am I ginger? ” domanda appena rigenerato il decimo dottore – perciò ora hai un nuovo motivo per seguire la serie.
Mi risparmio dal citare alcune rosse di Glee, American Horror Story ( davvero non ricordi la cameriera? ), True Blood.
per quanto riguarda i film io credo che Tauriel rientri nella categoria, e anche una giovane Kate Winslet nel famosissimo Titanic!
inoltre non posso credere che tu abbia dimenticato di citare la meravigliosa Mystique e Barbara Gordon, rispettivamente Marvel e DC.
per concludere manca la categoria dei libri; suggerisco almeno la visione della copertina di Fairy Oak!
Sorvolando su queste aggiunte dovute mi domando perchè la scaletta sia rigorosamente FEMMINILE.
Ci sono altrettanti personaggi maschili interessanti da poter citare, suvvia, coraggio!
PS: apro la categoria dei manga nominando Nami di One Piece!
Sì, una rossa senza chioma è sempre rossa, come una bionda che si tinge rimane una bionda. E’ nel DNA! (e nelle lentiggini)
Non ho elencato tutte le rosse del mondo dei nerd, ho solo tirato fuori gli esempi che mi venivano in mente (è vero, strano che non mi sia ricordato della cameriera…). Rientra certamente anche Tauriel, ma sono lieto di non essermene ricordato.
Ho rinunciato ad aprire la categoria manga per problemi pratici: non esistono colori normali, come ho già detto nell’articolo dedicato al Giappone.
Infine, dal momento che porti alta la bandiera femminista, ti faccio notare con finta distrazione che, a partire dal titolo, ho messo in evidenza il femminile, lasciando intendere che avrei parlato solamente delLe Redhead; altrimenti avresti trovato almeno Dexter tra queste righe, giusto?
Era la premessa e, se ti chiedi il motivo della premessa, diciamo che mi andava di parlare solo del gentil sesso.
Due parole: Mary Jane! Credo che sia lei la fonte della mia ossessione.
Da quando ho scoperto il gentil sesso ho sempre avuto “fidanzatine” (userò sempre le virgolette e il vezzeggiativo, assurdo come questo argomento mi imbarazzi perfino sul web) dalla chioma cremisi (doti poetiche, a mexcombobreaker), fatta eccezione per la prima. Ok, qualcuna sarà stata anche un’impostora, ma la mia attuale ragazza non solo è una vera redhead, ma si chiama anche Dana! (uff! Non per Klimt o per gli spiritelli irlandesi, ma fa figo comunque!)
Mi sono accorto solo adesso del mio spropositato uso di parentesi…
Cavolo, scusami! Mi sono perso la notifica del commento, quindi è passato inosservato…
Ti invidio, compagno (qui il termine è anche azzeccato), e non è un’invidia sana perché le rosse sono poche e nessun uomo dovrebbe averne più di una quando altri (chi?) non ne hanno neanche una…
Ma ignora questi miei sentimenti negativi e sii felici, tu che hai trovata la dama che t’ama e che nel suo purpureo lido hai trovato un nido.
Mi piace andare contro corrente anche perché l’accondiscendenza mi fa accapponare la pelle.
Le rosse sempre avvenenti? Ma quando dove come?
Assolutamente tutto montato dalla rarità ed esclusività del colore. E da TV e moda che le hanno rese tali. Quindi questa follia del genere maschile che sogna la rossa è triste trito e ritrito. Scusami non volermene ed è anche un po’ ripetitivo.
Ognuno di noi ha dei geni che determinano il colore di pelle e capelli/occhi. Nulla di diverso una rossa da una bionda.
L’avvenenza è data da ben altro che un colore che è frutto del caso e della genetica che fa i capricci.
Trovo sexy e desiderabile una donna che non si mostra troppo e che non fa i tutto (come mettere post pubblici su fb… Patetico!) per farsi dire che è bella.
Un selfie al giorno e tanti like. Bleah.
Detto ciò è un mio parere personale ed ognuno fa e dice ciò che vuole.
Ma donne siate fiere dei vostri colori e zero invidia. 🙂
Come ti permetti? Adesso ti cancello il commento e ti metto nella lista dei ban…
Ahah, scherzo! Figurati, non me la sono presa.
Ripetitivo o no, a me piacciono molto e non posso farci nulla. Chiamami superficiale, ma ognuno ha dei canoni che lo portano a decidere se una persona gli piace o meno al di fuori del suo comportamento, prima ancora di parlarci o di vederla comportarsi in una qualsiasi maniera. A tal riguardo, non ho capito il discorso dei selfie e dei like: intendi dire che tutte le rosse fanno di tutto per mettersi in mostra?
Nope. Ma troppe donne (ridicole) lo fanno e voi ci cascate come dei citrulli 😉
Ed è meglio una donna che non si mostra in generale. 🙂
Ah, erano due discorsi! Mi ero perso il passaggio, errore mio.
Eh, purtroppo noi uomini abbiamo una struttura neuronale incapace di mantenere la concentrazione dinanzi a certi… ehm… stimoli, con un effetto simile ad una crisi epilettica: faccia da pesce lesso, sguardo perso nel vuoto, mente altrove.
Sono donne ridicole, è vero, e noi siamo proprio dei citrulli. Vita grama!
No ma sono io ad essere un fiume di pensieri incasinati, tranquillo 🙂
Hai letto gli altri capitoli poi? Stasera voglio riuscire a finire il quarto.
Sì è una giornata di merda e sono a casa di sabato sera. 😛
No, ho passato la giornata tra gonorrea e tubercolosi… tanta roba da studiare!
Per me non è brutto stare a casa il sabato sera: pizza, birra e un bel film; ma, soprattutto, niente esseri umani intorno a me. Eh già!
Bellissimo questo post, scritto in maniera intelligente e divertente. Bravo! Condivido la tua passione anche se non sono rossa naturale (diciamo che la mia pelle diafana e le lentiggini consentono una buona mimetizzazione!).
Sei gentile, ti ringrazio!
Oh, dunque sfrutti la naturale arte del mimetismo? Interessante! Chissà quanti cadono nella tua rete, eh?