Internet Defense League

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Immaginate una città nelle mani di un’organizzazione che vi nega di dire ciò che volete o di fare quello che ritenete giusto.
Alcuni provano a denunciare questi fatti, ma con l’accusa di diffamazione vengono subito messi a tacere.
In quanto a voi, non potete protestare e neppure criticare perchè al primo tentativo verranno a bussare alla vostra porta le forze di polizia intimandovi di smetterla, pena una multa o… peggio.
Siete costretti ad ascoltare le balle raccontate dagli altoparlanti e a crederci e tutti i giorni dovete sorridere come se nulla fosse, anche se in realtà tutti indossano una maschera per paura di essere perseguitati.
E’ una distopia e voi non potete reagire.

Ora pensate ad internet: è una società dove ognuno dice la ciò che pensa senza timore delle ripercussioni. Ci si può esprimere liberamente e diffondere le proprie idee ed opinioni in maniera del tutto priva di restrizioni. Le informazioni viaggiano liberamente, comunicando agli utenti notizie e scoperte di ogni sorta, compresi gli scandali politici e le atrocità commesse in guerra.

Ora veniamo al dunque. Il web è come una grande città e gli internauti sono i suoi cittadini. Io e voi, cari lettori, possediamo la cittadinanza e, che ci piaccia oppure no, siamo tutti uguali e possediamo gli stessi diritti come la libertà di opinione e di espressione; vi sono anche doveri, come il divieto di compiere truffe e furti. Tuttavia nulla ci vieta di divulgare i nostri pensieri e di ascoltare quelli altrui. Non ancora.
Ma se qualcuno salisse al potere di questa città e decidesse di vietare la libera diffusione delle informazioni noi tutti dovremmo sottostare ad un sistema ingiusto e autoritario, proprio come i cittadini dell’esempio iniziale.

Purtroppo non sono solo ipotesi e teorie ma la mera realtà. Non molto tempo fa il web ha rischiato di diventare una sorta di regime totalitario a causa di una proposta di legge denominata SOPA. Con l’intento di proteggere i diritti d’autore questo sistema impedirebbe la diffusione libera di informazioni, censurando la rete con cause legali ad ogni ipotetica diffamazione o violazione di copywright: niente più notizie che non siano quelle accettate da chi ha i soldi per controllare il web, niente più video in streaming su youtube o su qualsiasi altro social network e niente anonimato.

No, non è una teoria del complotto, è un tentativo di controllare un sistema attualmente ancora libero da parte di individui schifosi e meschini (e posso dirlo, bello vero?) intenti solo a far denaro. Infatti questa proposta permetterebbe loro non solo di bloccare i siti di individui a loro ostili, ma anche di interrompere i loro finanziamenti e le loro transazioni semplicemente insinuando una violazione qualsiasi; dimostrare il contrario necessiterebbe di tempo e denaro, cose che ad un semplice utente potrebbero mancare.

Non nego che la pirateria sia ormai un grosso problema del web, ma di questo argomento e della mia posizione al riguardo parlerò in un altro post; in questo contesto voglio soffermarmi solo sulla libertà.

Per nostra fortuna la risposta è stata respinta, grazie anche a molti siti e associazioni che si sono opposti e hanno protestato. Alcuni di essi sono: Wikipedia, Google, Amazon, Yahoo, Microsoft, Creative Commons. La lista è in realtà lunghissima.

SOPA è stata sconfitta, ma saltano fuori continuamente nuove proposte di legge intenzionate a controllare il web, attualmente terra di libertà e di opportunità per chiunque, al pari del vecchio e mitico Far West.
E’ importante per tutti noi, internauti, impedire che questo accada ed è appunto l’obbiettivo con cui è nata la Lega per la Difesa di Internet (Internet Defense League in inglese).

La IDL agisce per difendere siti internet e blog dalla censura ed è supportata da alcuni colossi come WordPress, Mozilla e Reddit. E’ sufficiente lanciare un Cat-Segnale per ricevere in breve l’aiuto dell’associazione. Inoltre, in caso di nuove proposte di legge intenzionate a imbavagliare il web o simili pericoli, la Lega chiederà ai suoi membri di collaborare per protestare tutti assieme e diffondere un messaggio di allarme a tutta la rete.

Unirsi alla causa è semplice: basta raggiungere la pagina ufficiale attraverso questo link è inserire il proprio sito nell’elenco dei sostenitori, magari inserendo il widget a lato del blog per far conoscere la Internet Defense League ad altri utenti; in caso di pericolo, il segnale ci avvertirà e potremo aiutare a proteggere il web partecipando alle iniziative di protesta.

Fate anche voi la vostra piccola parte per salvaguardare la libertà di opinione nella rete; non costa nulla e in cambio continuerete a dire ciò che pensate senza nessun timore.

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9 pensieri su “Internet Defense League

  1. The Butcher ha detto:

    Articolo molto interessante. Hai fatto davvero un bel discorso sulla libertà. Questo progetto di “Internet Defense League” sembra essere un’ottima idea e anche un bel progetto. Grazie mille dell’informazione!

    • Ti ringrazio, non ero certo di aver scritto un discorso coerente; non mi sono mai dedicato alla propaganda prima d’ora!

      Figurati, ho pensato la stessa cosa quando ho visto il Cat-Segnale su un altro blog.

  2. umanoalieno ha detto:

    Ho letto e riletto questo post.
    Sorò io, che ho poca fiducia del web… ma non posso fare altro che guardare questa cosa con sospetto, molto probabilmente infondato.
    Sono anche spaventato dall’umanità in generale che, riempendosi la bocca di paroloni, si fa vedere interessato o, addirittura, in prima linea… e poi, vigliaccamente, si tira indietro.
    Ma io penso anche ad una cosa… siamo arrivati a tutto questo per via della pirateria; non la pedofilia, non il terrorismo… siamo arrivati alla SOPA per via dei SOLDI (e, questa ultima parola, non era una sigla).
    Siamo, alla fine, noi tutti, che abbiamo portato qualcuno all’esasperazione e, quindi, far pensare loro alla SOPA.
    Mi conoscete, però: un colpo al cerchio ed uno alla botte.
    A tutte ste case di produzione, in generale… non viene a mente che, se provassero ad abbassare i prezzi, la gente sarebbe più invogliata a comprare, invece di piratare?
    Mi ricordo quando ancora, i videogiochi, costavano dalle 75 alle 100 mila LIRE (si, son vecchio). Ora si parla di 75/100 euro! EURO! questo simbolo! —> € (ricordo che, 1 € = 1936,27 L)
    Aggiungi anche la crisi, quindi mancanza di soldi, e la mentalità umana, quindi ‘non riesco ad aspettare che costi meno, devo giocarci subito!’.
    Risultato? eMule, BitTorrent (o quello che si usa), Direct Download.
    Poi tutti (giocatori e produttori) si lamentano se una ‘casa’ fallisce… Tsè, stolti…
    La SOPA, alla fine, è solo il risultato delle nostre azioni sbagliate. azioni SBAGLIATE che portano risposte SBAGLIATE, solo perchè la radice di tutto è diventata SBAGLIATA.

    • Sono d’accordo con te.
      I prezzi di canzoni, dvd e film sono alle stelle ed è un’ovvia conseguenza che le persone si affidino al download illegale… o allo streaming, finchè si poteva.
      Poi hanno chiuso Mega e adesso hanno oscurato in Italia quasi tutti i siti di streaming. Sembrerà sorprendente ma è più facile scaricare un film da Torrent che cambiare un DNS, per la maggior parte degli utenti. Dunque credo che le cose stiano addirittura peggiorando.
      Ma tornando all’argomento del post, io credo che la SOPA sia più uno strumento di potere che di controllo dei download illegali, come ho esplicitato nell’articolo; se anche non lo fosse, sono certo che la soluzione alla pirateria non sia lungo gli argini ma alla fonte e quindi, nuovamente, gli elevatissimi prezzi che costringono i videogiocatori, i cinefili e gli amanti della musica a ricorrere a strumenti illegali.
      Cavolo, viviamo in un mondo dove tutto può essere condiviso con un semplice Click e ancora più del 90% degli incassi va a case di produzione e intermediari… non servono più né CD né DVD, basta scaricare direttamente sul PC/Console e quindi i costi di produzione e spedizione dovrebbero essere abbattuti; invece sono, come hai detto tu stesso, aumentati in maniera terrificante.
      Allora, mi chiedo, dove accidenti sta il problema?
      Non credo serva ripeterlo…

      • umanoalieno ha detto:

        Due parole, caro amico, due parole… BIG MONEY.
        Ci ha più soldi, riesce a controllare chi ne ha meno. Se, quello che ha più soldi, vede che non guadagno o sta perdendo liquidità, invece di rimboccarsi le manice, prende a sprangate quelli con meno soldi, fermando ogni loro possibile rivoluzione/capacità di guadagnare.

        • Purtroppo attraverso proposte di legge come la SOPA tutto questo sarebbe ancora più facile.
          I grandi colossi potrebbero accusare i piccoli imprenditori online di violazioni e bloccare le loro vendite/transazioni per lungo tempo, costringendoli a spendere soldi e tempo per difendersi e dimostrare il contrario per un tempo che può essere molto lungo, dal momento che la giustizia in molti paesi procede lentamente…
          Per questo insisto nel dire che sia uno strumento di controllo

    • Figurati, mi fa piacere!
      Stiamo parlando di blogging e qui le catene sono ben diverse dalle idiozie che circolano per sms o facebook che ti chiedono di salvare la tua famiglia da un’antica maledizione nippo-atzeca e, con essi, la sanità mentale dei tuoi futuri nipoti, cani, gatti, dipendenti e, già che ci siamo, di dimostrare di (didididididi…) essere contro la discriminazione e il razzismo, in quanto se non condividi sei una persona meschina che merita sfiga a non finire per le future sette reincarnazioni etc…
      Da queste parti è più divertente: ci si sput**na a vicenda!
      Mi prendo il mio tempo e rispondo alla nomina… ma non prima di essermi iscritto al movimento Alone Together!
      La solitudine va vissuta in gruppo, giusto?

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