-Ehi, mocciosi! Chi vi ha detto di intromettervi? Me la stavo cavando benissimo anche senza di…- ma poi li riconobbe e disse -Per la barba di mio padre! Siete i due giovani scalmanati di Biancarbone! Cosa ci fate qui?- e aggiunse in tono minaccioso -Mi state forse pedinando?-
La folla, che stava quasi per andarsene dal momento che la rissa era finita, tornò invece a radunarsi attorno a loro speranzosa di assistere ad un altro scontro e qualcuno, con entusiasmo, lo incitò -Forza, dacci dentro!-
Jigol si giustificò subito -Ma certo che no, mastro nano, non oseremmo mai! Siamo stupiti quanto lei di questa curiosa coincidenza e se siamo intervenuti è solo perchè pensavamo che fosse uno scontro impari…-
-Uno scontro impari, dici? Ah! Io posso affrontare decine di questi buoni a nulla quando voglio, anche ad occhi chiusi! In ogni caso, grazie per l’aiuto, è stato un gesto altruista il vostro e, in effetti, dopo il modo in cui vi ho trattati l’altra volta questo mi stupisce. Vi devo delle scuse, ragazzi. Mi ero sbagliato sul vostro conto.-
Le persone riunite attorno persero interesse e tornarono ai propri affari, mentre Elvin e Jigol si avvicinavano a Dworin per incrociare con lui il lato interno dell’avambraccio destro in segno di pace ed alleanza.
-Ora, se non vi dispiace, è meglio se me ne vado. Stanno per arrivare le guardie e non ho voglia di trascorrere la nottata dando loro spiegazioni sul come e il perchè ho dato una lezione a quei ladruncoli. Mi aspetta l’ennesima giornataccia alla ricerca di un permesso d’uscita e devo essere fresco e riposato… per non prendere a pugni “chi di dovere”!-
Elvin approfittò dell’occasione e Continua a leggere